lunedì 30 agosto 2010

Dal passato...al presente!

"Questo lavoro nasce come un tentativo di raccogliere e sintetizzare i numerosi studi compiuti nell'ambito dell'infant research ed in particolare quelli che descrivono i primi mesi di vita del bambino e il ruolo che l'ambiente d'accudimento ha sull'organizzazione psichica del neonato.
L'interesse per quest'area della psicologia dello sviluppo nasce dalle vaste possibilità offerte dai risultati di queste ricerche all'evoluzione di concetti psicoanalitici tradizionali ed alla conseguente applicabilità clinica.
In passato..."
V'invito a leggere questo documento che tratta della concezione, cura, educazione del bambino in passato... Per poi arrivare fin ad oggi!
Marta

sabato 28 agosto 2010

La Regione Toscana stanzia fondi per i servizi educativi per la prima infanzia

Saranno 137 nel 2010 i nuovi inserimenti per i bambini e le bambine diversamente abili
L'assessore regionale all'istruzione Simoncini: ''Doveroso sostenere i più deboli e garantire loro, attraverso percorsi di sostegno, il diritto all'educazione e all'istruzione dei bambini con maggiori difficoltà
'".
''137 tra bambini e bambine disabili residenti in 44 comuni della Toscana potranno disporre di percorsi di inserimento personalizzati pensati per consentire loro un recupero precoce, la socializzazione e l'integrazione nei servizi educativi per la prima infanzia. La Regione Toscana con queste risorse vuole garantire, anche attraverso percorsi di sostegno, il diritto all'educazione e all'istruzione dei bambini con maggiori difficoltà in un'età compresa tra i tre e i trentasei mesi''.
A mio parere questo sta a significare quanto ora la società si sta prendendo carico anche dei bambini meno fortunati e con diverse problemantiche; anche questi hanno il diritto di essere tutelati e di vivere una vita normale come gli altri!

Fonte:http://www.sienafree.it/index.php?option=com_content&view=article&id=6928:la-regione-toscana-stanzia-fondi-per-i-servizi-educativi-per-la-prima-infanzia&catid=82:toscana&Itemid=199

Marta

giovedì 26 agosto 2010

Buone pratiche per la prima infanzia

L’area dei servizi educativi per la prima infanzia (0-3 anni), integrativi o complementari al nido, riguarda tutte quelle azioni messe in campo per favorire la socializzazione e gli apprendimenti dei bambini e per stimolare la condivisione e l’interazione con e tra gli adulti.

La progettazione sollecitata dalla legge 285/1997 ha portato alla realizzazione di interventi e servizi nuovi che oltre a soddisfare bisogni e diritti fondamentali, hanno consentito la diffusione di un sistema – prima solo sperimentale – che valorizza la progettazione partecipata, la valutazione e la formazione permanente.

Questa legge nazionale, accanto ad altre di livello regionale, ha promosso una nuova stagione dei servizi educativi fornendo un forte impulso innovativo in questo campo.

Ritengo che questa progettazione sia molto importante per lo sviluppo e allo stesso tempo l'educazione dei bambini e degli adulti stessi. Per una crescita parallela, giusta e coerente!

Fonte: http://www.minori.it/?q=bp-prima-infanzia

marta

martedì 24 agosto 2010

04-01-2010 UMBRIA: DA GIUNTA 300MILA EURO IN PIU' PER SERVIZI PRIMA INFANZIA

(ASCA) - Perugia, 4 gennaio 2010

"Qualificare maggiormente i servizi per la prima infanzia dell'Umbria. Questo lo scopo a cui sono destinate le risorse che la Giunta regionale dell'Umbria, su proposta dell'assessore regionale all'Istruzione Maria Prodi, ha integrato, stanziando ulteriori 300mila euro, per un ammontare complessivo di 945mila euro. ''E' la conferma - ha detto l'assessore Prodi - degli impegni presi per la qualificazione del sistema integrato dei servizi all'infanzia che vede l'Umbria a un livello di copertura molto alto e vicino agli obiettivi europei del 33% a fronte di una media italiana ufficiale di circa il 6 per cento''. Oltre al sostegno dei servizi per l'infanzia, la Giunta regionale confermera' gli aiuti per le famiglie con bambini iscritti agli asili nido mediante un contributo di 300 euro, una delle misure attivate lo scorso anno. I fondi sono stati ripartiti tra i Comuni umbri per il finanziamento delle strutture, pubbliche e private, autorizzate al funzionamento, nel Programma annuale 2009 in attuazione della legge regionale 30/2005 sul Sistema integrato dei servizi socioeducativi per la prima infanzia."
Lo scopo preso dalla regione Umbria ritengo sia molto importante per lo sviluppo e la crescita della società; una crescita consapevole per l'educazione e lo sviluppo dei più piccoli. Inoltre anche importante per la tutela degli asili nidi comunali e privati soprattutto in questo periodo di crisi;ma tutela anche per i genitori stessi e inoltre anche per incentivare le nascite.


Marta

domenica 22 agosto 2010

...In provincia di Trento...

La Legge provinciale n.4/2002 “Nuovo ordinamento dei servizi socio-educativi per la prima infanzia" ha istituito un sistema territoriale di opportunità socio-educative per la prima infanzia in un’ottica di pluralità di scelta per le famiglie e di incremento della diffusione dei servizi sul territorio. La legge intende infatti valorizzare la centralità della famiglia, facilitando “la conciliazione delle scelte professionali e familiari di entrambi i genitori” (Art. 1, comma 1).
Il sistema dei servizi per la prima infanzia comprende le seguenti tipologie:
• nido e micro-nido d’infanzia;
• nido familiare-servizio Tagesmutter;
• servizi integrativi (Centro per bambini e genitori; Spazio gioco e di accoglienza). (continua)
Può sembrare ripetitivo; ma penso sia molto importante per tutti i bambini l'essere tutelati da delle leggi,ma importante anche per la famiglia stessa perchè questo a mio parere consente una crescita sana del bambino; ma anche della famiglia stessa!


Marta

venerdì 20 agosto 2010

Per comprendere meglio l'educazione!

Un libro da me letto e che considero molto interessante e ricco di spunti per riflettere è "Frankenstein educatore" di Meirieu Philippe.
La storia sembra ossessionata dal mito della fabbricazione d'un essere umano da parte di un altro uomo, Pigmalione, Frankenstein e Pinocchio sono esempi di questo sogno sull'educazione che si perpetua ancora oggi negli spettacoli e nei film di fantascienza... A partire dalla storia di Frankenstein e della sua creatura, Philippe Meirieu interpreta questa rappresentazione sull'educazione come progetto di completo dominio sull'educando, di controllo totale del suo destino. Egli dimostra che una prospettiva di questo tipo conduce direttamente alla sconfitta e alla morte, e afferma che l'educatore deve rinunciare al progetto di "fabbricare l'altro" per dedicarsi alle condizioni che permettano all'altro, come afferma già Pestalozzi nel 1797, di "costruirsi da se stesso". A questo proposito avanza molte proposte concrete per "educare senza fabbricare".

Questo libro mi ha permesso di comprendere meglio il ruolo dell'
educatore, come deve operare con i suoi educandi per arrivare al fine dell'autonomia di quest'ultimi!
Mi ha dato la possibilità di guadare in modo critico questo lavoro e pensare a come questo debba assere affrontato per arrivare ad un fine concreto.
Rinnovo l'invito a leggere questo libro per chi fosse interessato a questo argomento.

Ciao Marta

mercoledì 18 agosto 2010

Un articolo che parla da solo!!!

V'invito a leggere l'articolo di Tullia Musatti; dirigente di ricerca del Cnr. Questo articolo mi ha dato numerosi spunti per riflettere a seguito dell' episodio dell'asilo nido di Pistoia come i servizi per la prima infanzia debbano cambiare per fornire ai bambini ed alle famiglie un servizio efficiente ed adeguato; come non lo è stato in quell' episodio specifico. Questo caso spero sia il primo ed anche l'ultimo nella storia dell'educazione.
"In questo nostro disastrato Paese, in cui sembra che solo le indagini giudiziarie riescano a suscitare un dibattito culturale o politico, la triste vicenda degli inauditi maltrattamenti inflitti ai bambini in un nido privato a Pistoia ha riportato all’attenzione dell’opinione pubblica il tema spesso trascurato dell’educazione dei bambini piccoli. La vicenda ha ricordato che anche i più piccoli sono cittadini e soggetti di diritti (si celebra quest’anno il ventennale della Convenzione sui diritti dell’infanzia delle Nazioni Unite). Ma ha anche messo in evidenza la fragilità fisica e sociale della prima infanzia..."

Fonte: http://www.minori.it/?q=node/1465

Marta

lunedì 16 agosto 2010

Monitoraggio Piano di sviluppo servizi prima infanzia


"Il Piano straordinario per lo sviluppo dei servizi socioeducativi per la prima infanzia è un intervento per la creazione di un sistema territoriale che incrementa i servizi esistenti, avvia il processo di definizione dei livelli essenziali e rilancia una stagione di collaborazione tra le istituzioni dello Stato, delle Regioni e dei Comuni per la concreta attuazione dei diritti dei bambini e delle bambine.
Tra gli obiettivi è prevista anche l’attenuazione del forte squilibrio tra il Nord e il Sud del paese e una complessiva crescita del sistema nazionale verso standard europei, in vista del raggiungimento, entro il 2010, dell’obiettivo della copertura territoriale del 33 % fissato dal Consiglio europeo di Lisbona del 2000..."

Una parte dell'articolo qui sopra riportato illustra come l'interesse per i bambini è sempre più profondo; per un incremento dei servizi e per migliorare quest'ultimi per migliorare lo sviluppo dei bambini e per il supporto delle loro famiglie.
Penso che questi servizi siano molto importanti per le famiglie che oggi sono sempre più indaffarate e che hanno anche loro di un supporto per educare i loro bambini.

Fonte: http://www.minori.it/?q=monitoraggio-piano-nidi
Marta

sabato 14 agosto 2010

"Quando un no per amore" - seconda parte

Ecco a voi la continuazione dell'articolo precedente...
Ritengo sia un articolo molto interessante di Marzia Dorini perchè consente di comprendere in modo più consapevole e costruttivo la crescita del bambino e degli educatori stessi (genitori e non); a mio parere molto importante e fondamentale per poi rendere il bambino autonomo!
"Dare le regole ai bambini significa fargli percepire l’adulto come un punto fermo, il quale darà al bambino una sorte di recinto, di muro, entro cui stare e oltre al quale non può andare. Ecco allora che le emozioni di cui il bambino si sente in balia vengono contenute dal “No” dell’adulto, il quale si guadagna, in questo modo, la fiducia del bambino, che lo ritiene colui al quale affidargli ciò che da solo non riesce a gestire. Un adulto fermo e convinto della scelta delle regole da dare al proprio bambino, regole motivate e giustificate al bambino stesso (“No, perché…”), quindi non un adulto che si improvvisa e inventa, ma un adulto che rappresenta stabilità, è colui che aiuta il bambino a trovare una bussola nella vita..."

Fonte: http://www.psicopedagogika.it/view.asp?id=2231

giovedì 12 agosto 2010

"Quando un no è per amore" - prima parte

Vi invito calorosamente a leggere l'articolo di Marzia Dorini che a mio parere è molto interessante per comprendere e rendersi coscienti delle regole che devono essere imposte ai bambini per una crescita sana e regolare.
Qui sotto ne riporto una piccola parte ma per chi fosse più interessato vada a leggersi l'intero articolo.

"I protagonisti del tema delle “regole e dei limiti” sono due: i genitori e i bambini. Questo è il punto di partenza di una profonda riflessione che possiamo fare, per capire quali emozioni e quali ostacoli viviamo come adulti e quali frustrazioni, ma quale beneficio, ne possono trarre i bambini.Si intendono per limiti dei termini che non possono e non devono essere superati anche per la tutela della propria incolumità. Le regole sono delle formule che prescrivono ciò che si deve fare in un determinato caso o in una particolare attività..."


Marta

lunedì 9 agosto 2010

Allarmi, il bambino piange.

Vi invito a leggere l'articolo di Richard Eugen Unterrichter a mio parere il suo articolo di cui qui sotto ne riporto una parte è molto importante per i genitori, ma non solo che educano i bambini.
"Tutti siamo in grado di intuire facilmente e capire che il pianto del bambino è la sua forma di comunicazione privilegiata ( l’altra è quella psicosomatica). La gamma comunicativa del pianto, sin dai primi mesi, abbraccia il “pigolio” soddisfatto del bambino sentendosi pulito al cambio del pannolino, agli strilli di fame ai grugniti che richiamano il bisogno di dormire.
La forza di questo mezzo di comunicazione è chiara ed efficiente: appena il bambino piange i genitori e spesso tutta la famiglia entrano in uno stato di mobilitazione prioritaria. Tutti si domandano: “ Che succede? Ha Fame? Ha freddo? E’ bagnato? L’ansia dei genitori però cresce quando, una volta rifiutato l’allattamento o continuando anche oltre il cambio, il pianto non cessa. Il medico è già stato consultato una volta precedente e la sua visita ha rassicurato tutti sulle ottime condizioni del bambino. Che fare?..."


Marta

sabato 7 agosto 2010

Importanza dell'esempio dei genitori nella costrustruzione dell'autostima nei bambini


Articolo di Maria Nicolini.

La famiglia, pilastro dell’autostima.
"La famiglia, insieme alla scuola, è la principale agenzia di formazione e di socializzazione dell’individuo, uno dei perni su cui far leva per promuovere il benessere integrale (fisico, psicologico, relazionale) dei nostri ragazzi. La famiglia per un bambino è il “luogo” più importante per la sua sicurezza, serenità, autonomia, il fondamento su cui va a costruirsi la sua personalità.I genitori sono, infatti, un basilare elemento di riferimento che permette al bambino, nel bene e nel “male”, di imparare a ricercare le soluzioni ai problemi che si presentano; di verificare se una sua azione è efficace o meno; di ascoltare ed esprimere le proprie emozioni, nel rispetto di quelle altrui.E tanto altro ancora.La famiglia, dunque, è il crogiuolo in cui si fondono, in modo adeguato o disfunzionale, temperamento, apprendimento, atteggiamenti, comportamenti, emozioni, pensieri, azioni. E i genitori costituiscono, che ne siano consapevoli o no, l’esempio a cui i bambini si riferiscono e con cui dovranno comunque confrontarsi, vuoi per confermarsi nel modello familiare, vuoi per discostarsene"...

Le parole sopra scritte indicano l'importanza delle relazioni educative per i bambini; per una crescita equilibrata e sana sei bambini!


Marta

giovedì 5 agosto 2010

EMILIA ROMAGNA: PROROGA DI 3 ANNI PER REQUISITI EDUCATORE PRIMA INFANZIA

(ASCA) - Bologna, 9 dic - Parere favorevole della commissione ''Turismo Cultura Scuola Formazione Lavoro Sport'' alla delibera della Giunta regionale dell'Emilia Romagna, che prevede la proroga di tre anni al termine previsto per i requisiti necessari all'accesso a posti di educatore nei servizi educativi per la prima infanzia (0-3 anni): il termine sara' quindi prorogato al 1 gennaio 2013.
Si sono astenuti i consiglieri di opposizione.
''Questa proroga intende rispondere alla difficolta' dei Comuni a reclutare personale laureato, dato il numero di laureati inferiore al fabbisogno, e poiche' spesso si tratta di persone residenti fuori regione, non disponibili a sostituzioni di breve durata''.
Nelle motivazioni della delibera, inoltre, si fa presente che ''nell'ambito del comitato tecnico previsto dalla convenzione in atto con l'Universita' di Bologna, relativamente al corso triennale per educatori di nido, e' emersa la crescita del numero di studenti e laureati.
Pertanto pare congruo prorogare per un ulteriore triennio il termine previsto, in modo da consentire un'ulteriore disponibilita' di potenziali educatori laureati''.
Inoltre, con voto unanime, la commissione ha espresso parere positivo alla delibera di Giunta che stanzia un contributo a favore degli studenti abruzzesi iscritti alle universita' dell'Emilia-Romagna residenti nei Comuni colpiti dal terremoto del 6 aprile 2009. Lo stanziamento, sotto forma di contributo alla ristorazione, ammonta a circa 25.000 euro e riguarda 120 studenti.

Questo fa notare come ci sia sempre più un interesse nel campo della prima infanzia e per un fututo migliore anche per i nostri figli!

martedì 3 agosto 2010

Mr.Coccole Dundee: L'importanza delle coccole. di Richard Eugen Unterrichter

L’amore, l’affetto e l’ammirazione che nutriamo per i nostri bambini vanno espressi e condivisi, come? Con le coccole! Ma perché sono così importanti? Mi propongo di offrire qui una carrellata in più articoli sull’argomento delle coccole che credo essere molto importante.
Prima di tutto è una scuola a cui partecipa il bambino: attraverso i segnali di affetto impara a discriminare gli atteggiamenti e i sentimenti positivi da quelli negativi così, un giorno, potrà esprimerli anche lui nella maniera che ha imparato da noi. L’amore condiviso per un bambino è fondamentale perché alla base della sua strutturazione psicologica. Un bambino amato sarà più fiducioso e propositivo verso il mondo, mentre uno poco amato sarà facilmente introverso e sospettoso. Un bambino amato invece avrà la possibilità di interiorizzare un mondo dolce e protettivo in cui potrà ritirarsi quando la vita sarà troppo dura. Qui potrà prendere nuovo slancio e fiducia e affrontare la realtà. Inoltre gli ultimi dati neuropsicologici dimostrano come la mancanza di affetto ostacoli lo sviluppo delle capacità neuronali.

Per saperne di più; fonte: http://www.psicopedagogika.it/view.asp?id=2454